23 ago 2007

Dialogo fra un uomo non ancora nato e la sua futura società.

Un giorno un uomo in procinto di nascere ebbe la fortuna o la sfortuna di incontrare la signora Società, signora che ben presto avrebbe conosciuto sulla propria pelle.
Al momento dell'incontro l'uomo che pelle ancora non aveva, rimase molto turbato dalle parole della signora che cominciarono così:
"Caro uomo, è bene che tu sappia che quando vivrai dovrai sottostare ad alcune regolette mie che mi appresto a darti, regolette che intendo dare per il bene tuo e quello dei tuoi simili, naturalmente.
Allora, si inizia con il battesimo, e da lì ogni cosa è presto programmata.
Ti spiegherò cosa si intende per bene e cosa per male, non dubitare delle mie parole, al bene rispondi Sì e al male rispondi No.
Un giorno ti innamorerai, la conseguenza sarà un bel contratto.
Il sesso dovrai considerarlo peccato (almeno finché il suddetto contratto non avrai stipulato).
Dovrai vergognarti del tuo corpo nudo, in particolare del tuo sesso.
Sappi che l'amore può esistere solo fra persone di sesso diverso, inoltre, bisogna amare una persona sola alla volta.
Il tuo amante diverrà tua proprietà: nessuno potrà importunarlo più del dovuto.
Sarà indispensabile per te avere tanti muscoli, per una donna invece sarà importante avere un seno abbondante.
Dovrai passare tutto il tempo cercando di costruirti una bella fortezza intorno così da non temere niente e nessuno, e ricorda!, quello che conta sono le certezze, dell'ignoto occorre sempre diffidare.
(a questo punto si sentì borbottare da dietro un angolo la signora Natura che disse fra sé e sé: "come se non sapesse che basta un misero soffio mio per distruggere tutte le loro stupide fortezze... bah!")
Ripeto (continuò la signora Società): è basilare aver paura dell'ignoto e fare sempre le stesse cose. Inoltre, meno rischi si corrono meglio è.

Se sarai religioso quello che veramente conterà per te sarà la miseria e l'umiltà, viceversa, se religioso non sarai, quello che importerà sarà la ricchezza e il successo personale.
In verità la vera felicità è quella materiale.
Passerai la vita cercando di guadagnare sempre più denaro per poi spenderlo o, se sarai fortunato, accumularlo.
(...l'uomo non ancora nato nel frattempo era sempre più confuso ma non poteva proferir parola poiché labbra ancora non aveva...)
Se non avrai soldi non concluderai nulla nella vita e verrai considerato "barbone".
Studierai un linguaggio che io ho già inventato per te, poi tu lo arricchirai in modo da esprimerti in maniera illogica.
Quello che conta è come apparire al prossimo.
Non dovrai far violenza al prossimo tuo a meno che non sia io stessa a domandartelo, allora dovrai ubbidire e, se ucciderai giustamente, riceverai dei premi.
Istituirò leggi, codici e nuove infinite regole che cambieranno nel tempo ma a cui tu dovrai sempre obbedire.
Quello che veramente conta è tirare avanti facendo sempre le stesse cose, che danno Sicurezza.

...infine, dopo aver continuato ancora a lungo (ma, per non annoiarvi ulteriormente non mi sembra il caso di continuare oltre), disse:
"Tutto questo che ti ho detto deve essere considerato come acquisito e quindi fuori discussione!"
(A questo punto intervenne la signora Natura, visibilmente scocciata dalle parole della Società):
"Oh Uomo!, mi sembra che la società ti abbia già dato un pò troppi comandamenti, taluni anche in contrasto con le esigenze mie, e pertanto sarò clemente e te ne aggiungerò uno solo:
Quando avrai raggiunto la maturità fisica, dovrai procreare. Questo è il mio comandamento, giornalmente vedrò di ricordartelo!"

L'uomo a quel punto si allontanò e si preparò così a nascere.

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